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Wrapping per neonati: la fasciatura del neonato in fotografia

Che cosa significa “wrapping” nel campo della fotografia di neonati e perché i fotografi newborn ne fanno uso?
Fasciare i neonati non è certo un’invenzione della fotografia neonatale. E’ una tecnica antica, utilizzata dai nostri nonni e dai nostri bisnonni, che ha a che vedere con il bisogno di contenimento tipico della primissima infanzia.

Questa tecnica consiste nell’avvolgere il bambino in un tessuto morbido ed elastico, allo scopo di contenere i movimenti delle braccia e delle gambine e di favorire il rilassamento degli arti

Il viso del bambino deve rimanere sempre scoperto e la tecnica di avvolgimento deve essere effettuata in modo da contenere, appunto, ma mai stringere. In questo modo, il piccolo si sente al sicuro e protetto come se fosse stato ricreato l’ambiente uterino nel quale ha trascorso i primi 9 mesi della sua vita “pre-nascita”.

Il wrapping come risposta ad un bisogno del bambino

Appena nato, un bambino si trova in un mondo totalmente diverso da quello che ha conosciuto all’interno dell’utero materno. Un mondo in cui i suoni e i rumori sono estremamente amplificati. Dove i suoi movimenti non hanno più un “freno” dovuto al contatto con le pareti uterine. Pensate al momento in cui lo ponete sul fasciatoio per cambiargli il pannolino. Le sue braccia e le sue gambe si muovono libere, nel vuoto. A volte, fa paura. Si tratta di eventi stressanti che possono renderlo inquieto o addirittura impedirgli il sonno, quando magari è troppo stanco ed agitato.

I bimbi nati pretermine possono soffrire più degli altri di questo tipo di stress da movimento, ma in generale tutti i neonati ci fanno un po’ i conti. Dipende dal fatto che il loro sistema nervoso è ancora in fase di maturazione e l’iperstimolazione può provocare movimenti inattesi e pianti improvvisi.

Il wrapping insomma è una risposta ad un bisogno, che è quello dell’ “holding“, cioè di essere tenuto in braccio, contenuto e protetto.

Il bimbo può essere contenuto fra le braccia di mamma e papà. Questo avviene quotidianamente e ogni volta che il piccolo ne ha bisogno. Le braccia del genitore sono il nido del neonato: la maggior parte delle volte, se il piccolo non ha altri disturbi, prenderlo in braccio sarà sufficiente a calmare il suo pianto e il suo disagio. Per aiutarlo a dormire, invece, quando le braccia non sono disponibili, il wrapping è una tecnica estremamente vantaggiosa.

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Isabella Allamandri è fotografa di gravidanza, neonati, bambini e famiglie a Pisa centro.
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Wrapping neonato: come, quando, perché

I neonati hanno paura del vuoto. Possiamo renderci conto di questo ogni volta che ne teniamo in braccio uno.

Nel primo mese di vita, il movimento dei suoi arti è incontrollato. Qualsiasi movimento rapido e improvviso può causare in loro pianto ed ansia. Sembra loro di cadere nel vuoto, allargano le braccia improvvisamente e piangono. Cercano quasi di aggrapparsi al nulla. Il loro sguardo sembra spaventato.
Una mamma sa per istinto che in questi momenti mettere una mano sulla loro testolina e con l’altra raccogliere le gambine verso il suo petto lo aiuterà a rilassarsi. E’ insomma istintivo “contenerlo”, per ricreare attorno a lui un confine che lo faccia sentire al sicuro. E questo è esattamente lo scopo del wrapping con i neonati.
Questo tipo di wrapping viene utilizzato esclusivamente nei primi due mesi di vita, quando appunto il sistema nervoso del neonato non è ancora maturato. Deve essere sempre effettuato con tessuti morbidi ed elastici. Non deve impedire il movimento del bambino ma soltanto contenerlo, in modo da favorire il rilassamento dopo un bagnetto o il sonno in un piccolo particolarmente agitato.

Posso utilizzare il wrapping con il mio bambino?

Il wrapping può essere utilizzato anche dalle neomamme a casa – ed a questo scopo sono state create le mussole, le fasce da babywearing e i sacchi nanna. Infatti, era utilizzato anche dalle nostre nonne e bisnonne, che sapevano già perfettamente quanto fosse utile per tranquillizzare i loro bimbi! Lo stesso principio è alla base del portare il bambino e delle fasce da trasporto neonatale
Tuttavia, non utilizzate il wrapping senza conoscerne la tecnica. Questo concetto è enormemente importante. Bloccare del tutto i movimenti di un piccolo e a lungo potrebbe essere dannoso. Il calore dato dal wrap al corpo del bambino deve essere bilanciato con la temperatura dell’ambiente esterno. Una brava ostetrica o una esperta doula sarà in grado di spiegare alla mamma come farlo e quando farlo per ottenere il miglior beneficio per il suo bambino.

Il wrapping nella fotografia neonatale: è sicuro?

Molto spesso uno dei dubbi che può avere una neomamma nei confronti della fotografia newborn è proprio l’utilizzo da parte del fotografo delle tecniche di wrapping. La mamma vede le immagini newborn sui social e si domanda se la fasciatura farà male al suo bambino. Spesso, quando un fotografo di neonati pubblica una fotografia di un neonato con il wrapping, si possono leggere i commenti più disparati. Alcuni di questi commenti saranno sicuramente di persone che ritengono il wrapping una tecnica aggressiva nei confronti del bambino. Premesso che il fotografo sia specializzato nella fotografia newborn e quindi nella gestione del neonato e nella sua sicurezza, nulla di più sbagliato!
Tutti i tessuti che il fotografo di neonati utilizza per il wrapping neonato sono estremamente morbidi ed elastici. Questo assicura i piccoli movimenti necessari al piccolo a spostarsi all’interno del suo “nuovo utero” e al tempo stesso li contiene rispondendo ad un loro preciso bisogno.
Il fotografo utilizza il wrapping appositamente per rilassare il bambino e soltanto per un tempo limitato alla realizzazione degli scatti. Non lascia il bambino fasciato e addormentato senza supervisione. Basti pensare che questa tecnica fa parte del suo workflow ma viene sempre utilizzata al momento giusto, cioè quando il piccolo fa fatica a tranquillizzarsi o a cedere al sonno. Al sicuro come nella pancia della mamma, il bimbo si addormenta di solito molto profondamente.
Se un piccolo arriva in Studio sveglio e dopo la poppata non riesce a rilassarsi, utilizzo il wrapping ad inizio sessione, in modo da favorire la calma e rassicurarlo. Se invece il bambino dorme, il wrapping è rimandato a più tardi, magari dopo la pausa poppata o nel momento in cui il piccolo dimostra di avere sonno ma di non essere in grado di rilassarsi da solo.

Un solo wrapping, tanti scatti diversi

Fasciare il bambino e fotografarlo fasciato è una buona idea? Non verranno fuori foto tutte uguali e di scarso interesse visivo?

Dipende. Se il vostro fotografo conosce le tecniche di wrapping, questo pericolo non c’è. Con una sola fasciatura, infatti, si possono ottenere molteplici situazioni visive diverse. Inoltre, si può fasciare – o wrappare – il neonato in molti modi diversi. Si può fare il wrapping con le manine esposte o contenute. Che sfiorano il viso o rilassate sotto al mento. Con le gambine avvolte oppure no. Si può usare il wrap come copertura senza avvolgimento. Alla stregua degli abiti, si possono fare più “layer” o strati di wrap – sempre facendo estrema attenzione a compensare il riscaldamento dell’ambiente esterno – che permettono al fotografo di realizzare scatti con colori e tonalità differenti senza disturbare il sonno del vostro piccino.
Il wrapping è adatto anche per la digital experience, ovvero per la realizzazione nel mio Studio di particolari immagini evocative con l’utilizzo di sfondi digitali artistici. Dai un’occhiata alla tipologia di pose newborn eseguibili con wrap.

E se il wrapping non mi piace?

Mentre per moltissime mamme è bellissimo ed emozionante, ad alcune mamme il wrapping decisamente non piace. Qualunque sia il motivo, una questione estetica oppure un preciso dubbio, è sempre opportuno parlarne con il vostro fotografo. Il fotografo conta sulla tecnica del wrapping per tranquillizzare il bambino e, di conseguenza, essere in grado di eseguire il suo flusso di lavoro. Per alcuni bimbi particolarmente tranquilli potrebbe non essere necessario utilizzarlo, ma per altri, e soprattutto per i bimbi già più grandicelli, potrebbe essere fondamentale. Rifiutare il wrapping direttamente in studio fotografico potrebbe mettere in difficoltà il fotografo, se il piccolo fosse a disagio o nervoso, e influire sulla durata della sessione fotografica. Il piccolo potrebbe non riuscire a dormire e la sessione potrebbe essere compromessa.
Parlare con il vostro fotografo dei vostri dubbi e delle vostre riserve è sempre importantissimo. Scegliete il vostro fotografo newborn con attenzione e preoccupandovi delle sue competenze nella gestione del neonato. In questo modo, sarete sempre sicuri che sappia come utilizzare anche questa tecnica nel modo corretto. Non affidatevi a fotografi improvvisati, che potrebbero non avere la capacità di eseguire non soltanto il wrapping, ma tutto il posing del neonato in maniera sicura.
Se vuoi sapere come utilizzo il wrapping nelle mie sessioni, come gestisco il bambino, che flusso di lavoro uso nella mia fotografia di neonati e come fotografo a Pisa il tuo bambino, chiamami al telefono o scrivimi tramite il form sottostante. Sarò felice di parlare con te per spiegarti tutto ciò che serve per rilassare il tuo piccolino durante la sessione fotografica ed ottenere gli scatti più emozionanti. Ti aspetto!

gdpr